Metropoliz , MAAM
E' il 2009 quando ad opera dei Blocchi Precari metropolitani, un collettivo che si batte per il diritto alla casa, diritto non direttamente sancito dalla Costituzione italiana, l'ex salumificio Fiorucci presente lungo la Via Prenestina viene occupato da circa 200 persone delle nazionalità più disparate.
Tra di loro peruviani, marocchini, eritrei, sudanesi, italiani ma anche famiglie di una vicina comunità rom, un unicum per la storia socio-antropologica delle occupazioni.
E' così che nasce Metropoliz, città meticcia. La diversità è il tratto principale di questa vera e propria comunità che, sebbene con tante difficoltà linguistiche ed economiche in primis, negli anni è riuscita a costruirsi una identità.
Ma come proteggere una comunità neonata da uno sgombero probabile?
E' per rispondere a questo quesito/esigenza che nel 2009 Giorgio De Finis fonda dentro le mura di Metropoliz il MAAM, museo dell'altro e dell'altrove.
Il Museo,che ospita artisti ed opere donate gratuitamente da tutto il mondo rappresenta la corazza di Metropoliz, offrendo grazie al prestigio delle opere ivi presenti una protezione dallo sgombero forzato ma anche la punta di diamante di questa comunità che si è riappropriata di uno spazio LOST/perso dandogli nuova vita.
Tra di loro peruviani, marocchini, eritrei, sudanesi, italiani ma anche famiglie di una vicina comunità rom, un unicum per la storia socio-antropologica delle occupazioni.
E' così che nasce Metropoliz, città meticcia. La diversità è il tratto principale di questa vera e propria comunità che, sebbene con tante difficoltà linguistiche ed economiche in primis, negli anni è riuscita a costruirsi una identità.
Ma come proteggere una comunità neonata da uno sgombero probabile?
E' per rispondere a questo quesito/esigenza che nel 2009 Giorgio De Finis fonda dentro le mura di Metropoliz il MAAM, museo dell'altro e dell'altrove.
Il Museo,che ospita artisti ed opere donate gratuitamente da tutto il mondo rappresenta la corazza di Metropoliz, offrendo grazie al prestigio delle opere ivi presenti una protezione dallo sgombero forzato ma anche la punta di diamante di questa comunità che si è riappropriata di uno spazio LOST/perso dandogli nuova vita.
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